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MICHELE  DA  FIRENZE  A  ROVIGO

Oggi ho fatto una gitarella a Rovigo per vedere dal vero un'opera integra di Michele da Firenze (1380-1455):

Rovigo - Palazzo Roverella - Polittico in terracotta della "Vergine con Bambino e Santi" di Michele da Firenze proveniente dalla chiesa parrocchiale di Raccano di Polesella (circa 1441)
E' un'opera ancora integra anche se ha perso parte della cromia originale. I tagli sono di cottura messi in mostra dai restauratori e non crepe accidentali

Nel museo, ospitato nelle sale di palazzo Roverella, è esposta parte della raccolta dell'Accademia dei Concordi. Peccato che mi abbiano fatto pagare anche per la visita di una mostra fotografica ... che non ho degnato di uno sguardo e che mancasse la "Vanitas" di Mabuse: nessuno sapeva dove fosse. Per me, sarò esagerato ma l'hanno rubata perché è un quadretto di qualche decina di centimetri e non se ne sono nemmeno accorti. Dico questo perché quando manca un quadro, mettono un cartello con scritto il motivo dell'assenza: restauro, prestito o altro.
N.B. Un Mabuse, anche se piccolo, vale sicuramente almeno un milione di euro.
P.S. Domani no perché l'Accademia è chiusa, martedì nemmeno perché è festa, ma mercoledì telefonerò ai Concordi per sapere dove hanno messo il Mabuse in quanto, per puntiglio e per bellezza, voglio vederlo.
P.S.P.S. Ritrovato: si trova a Conegliano Veneto dove andrò fra qualche settimana.

Mancava Mabuse ma non Elisabetta Marchioni...


... "La Santissima Eucaristia tra angeli e fiori" di Elisabetta Marchioni (Rovigo: a cavallo dei secoli XVII e XVIII): una vera schifezza basti osservare...


... il viso e le gambe dell'angioletto di destra... degni di un fiammingo !

Comunque a Rovigo ci sono anche architetture di pregio come la chiesa detta "La Rotonda" (perché simile alla vicentina villa Almerico Capra del Palladio) progettata da Francesco Zamberlan.

Rovigo - Chiesa "La Rotonda" - Anna con cagnetto giocherellone

A Rovigo, in un famoso ristorante, abbiamo pranzato modestamente... specialmente l'antipasto di luccio (pochissimo, impanato e coperto di cipolle) e quello a base di sopressa (due fette sottili messe sulla polenta calda che si sono trasformate in salame cotto)... così al ritorno ci siamo recati a Lugagnano di Sona ed abbiamo comperato tre etti di luccio a pezzettoni squisitamente cucinato ed un etto e mezzo di morbida sopressa di montagna che abbiamo consumato a casa per cena. Quando commetto un "errore" culinario-ristorativo devo correggerlo subito: piatto buono scaccia quello cattivo.
A proposito di pranzatori nei ristoranti. L'altra sera a Caprino Veronese ho notato un buongustaio di enorme etichetta il quale, oltre a mangiare la pizza con le mani... la ingurgitava mettendosela fra le guance ed i denti gonfiandole come Louis Armstrong e muoveva la mandibola come un mantice ! Ho dovuto cambiare posizione attorno al tavolo per non vederlo !
P.S. Da Verona a Rovigo siamo andati in treno. Il controllore-capotreno non ha esaminato un biglietto che sia uno (se ne stava nella cabina a chiacchierare con il macchinista sebbene il convoglio fosse formato da un solo vagone)... idem al ritorno... e dire che c'era abbondanza di negrotti...

Rovigo 23 aprile 2017
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