*
*    *
*    *    *
GIAN  LORENZO  BERNINI  (1598-1680)
Rispetto alla metamorfosi delle Eliadi in pioppi di Santi di Tito del 1572 (sembrano renne alle quali stanno spuntando le corna), l' "Apollo e Dafne" del Bernini è tutt'altro...
      
Apollo e Dafne di Gian Lorenzo Bernini (1623 Roma) e di Jakob Auer (1690 Vienna)

Oltre al virtuosismo tecnico (lavorare il marmo in quel modo sarà capace soltanto Francesco Queirolo un secolo e mezzo dopo) si percepisce la repentina trasformazione in atto di Dafne in pianta di alloro. Bernini trasmette l'emozione del momento in cui Apollo sta per catturare (dolcemente) l'atterrita Dalfe, mentre l'austriaco Auer non ci riesce (ad esempio manca il tronco) pur lavorando un pezzo d'avorio di dimensioni molto più ridotte (44 cm) rispetto ai due metri e mezzo del gruppo scultoreo berniniano.
Trento, 11 febbraio 2017
*    *    *
MITO  DI  FETONTE
Apollo aveva amato la ninfa Climene e da lei aveva avuto un figlio: Fetonte. Gli amici di Fetonte iniziarono a deriderlo e sbeffeggiarlo perché il giovane sosteneva di essere il figlio del dio del Sole ed essi non ci credevano. Fetonte, mortificato di questa cosa, un giorno andò dal padre per supplicarlo di fargli portare per un giorno il carro del Sole, così avrebbe potuto dimostrare le sue origini. Apollo cercò in tutti i modi di dissauderlo da questa follia ma Fetonte tanto fece che alla fine convinse il padre; salì sul carro e partì. Una volta sul carro però, il giovane ebbe paura quando vide il vuoto sotto i suoi piedi; allora i cavalli impazzirono ed il carro o saliva troppo in cielo o si avvicinava troppo alla terra bruciando tutto. Zeus allora, per proteggere gli uomini, scagliò una folgore su Fetonte che morì e precipitò nel fiume Eridano, che oggi si chiama Po. Mentre i cavalli ritornavano da soli alla stalla, le Eliadi, sorelle di Fetonte, piangevano la sua morte e Zeus impietosito per quel dolore, le tramutò in pioppi e le loro lacrime divennero gocce d'ambra. I pioppi ancor oggi sono lungo le rive del Po.
    
Fetonte cade dal carro del Sole (Sebastiano Ricci, 1704, Berlino) e
Metamorfosi delle sorelle di Fetonte (Eliadi) in pioppi (Santi di Tito, 1572, Firenze)

Garda, 9 febbraio 2017
*    *    *
SOSPIRO  D'AMORE

    
Ritratto di Fortunato Martinengo Cesaresco innamorato, dipinto nel 1542 dal Moretto (Alessandro Bonvicino 1498-1554)
Giambologna (Jean de Boulogne 1529-1608) - Ratto della Sabina 1583

Non c'era nulla da fare anche nel XVI secolo. Fortunato avrebbe dovuto comportarsi come i Romani con i Sabini nell'ottavo secolo a. C...


Affi, 7 febbraio 2017

GIAMBOLOGNA
Grande artista, ma nel Ratto della Sabina (Loggia dei Lanzi, FI, 1583) ha commesso un grave errore anatomico: il corpo del Romano è tutto sotto pressione con esclusione delle chiappe molli...

Affi, 12 febbraio 2017

MORETTO
Anche Alessandro Bonvicino, grande artista, non è esente da "errori": sulla tesa del cappello di Fortunato Martinengo ha lasciato l'etichetta...
Garda, 13 febbraio 2017
*    *    *
*    *
*