VOCABOLARIO OMOANDICO
OMOFOBIA: letteralmente “paura della omo(sessualità)”, comunemente “paura di essere inchiappettati”, aulicamente “paura di essere sodomizzati”.
OMOANDIA: letteralmente “disgusto per la omo(sessualità)”. Omoandia è un termine da me coniato il 14.10.2009 per contrastare la deviante cultura dei culattoni.
P. S. Non si pensi che io sia discriminante verso i culattoni che stanno al loro posto cioè che non cercano di sedurre persone del loro stesso sesso: contrasto la cultura culattonica e ho la massima comprensione per coloro i quali hanno disfunzioni sessuali di natura fisica (che vanno aiutati) ma non per i culattoni viziosi (che vanno perseguiti).
Attenzione: ho scritto perseguiti (legalmente e moralmente) e non perseguitati.
Sanremo, 29
novembre 2009
P. S. Aiutare
significa anche curare.
Costermano, 5 dicembre 2009
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COSIDDETTI “DIRITTI” DEGLI OMOSESSUALI
L'attività culturale persuasiva degli omosessuali nei confronti delle persone normali fa sì che vengano chiamati “diritti” dei culattoni abominevoli pretese contro natura come il matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Queste pretese sono supportate da persone le quali possono essere definite criptoculattoni ovvero con omosessualità latente non avendo i giusti istinti.
Costermano, 5 dicembre 2009
SERGIO CHIAMPARINO E LE LESBICHE
Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino intende “celebrare” l'unione civile di due lesbiche, così riferisce l'odierna edizione di Avvenire. Visto che è un comunista non mi meraviglia, ma vista la sua somiglianza fortuita con una lesbica sanremese colgo l'occasione per narrare la seguente vicenda.
All'inizio degli anni '60 a Sanremo in piazza San Siro c'erano due ragazze: una magra, piatta e brutta con una faccia dura e indossava sempre i pantaloni, mentre l'altra era formosa, tettuta, con un viso solare e veramente bella (indossava le gonne con camicette scollate). La bella era ammirata da tutti i ragazzi. Quella magra aveva circa quindici o sedici anni e la sua amica tredici o quattordici. La prima non lasciava mai la sua preda (ricordo che la portava in bicicletta) finchè non la conquistò. Lavoravano e lavorano attualmente nel vicino commercio dei fiori in piazza Carli. Il fatto interessante è che la ragazza bella con il trascorrere degli anni è cambiata fisicamente diventando irriconoscibilmente brutta e volgarotta.
Bussolengo, 6 dicembre 2009
P.S.
Sergio Chiamparino: mi
dispiace per lui ma mi sembra un lesbico.
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Vescovo
emerito di
Pistoia S. E. Simone Scatizzi ha dichiarato: “Il principio
generale è che la conclamata, ostentata e praticata omosessualità è
un peccato che esclude dalla comunione”.
Da “il Giornale.it”
del 6 febbraio 2010
Bardolino, 6 febbraio 2010
I sodomiti si ritrovano per i loro intrallazzi sessuali in un piccolo parcheggio sito sulla superstrada Affi-Peschiera fra le uscite per Lazise e Bardolino.
Le lesbiche si ritrovano per le loro porcherie a Caprino Veronese in via Alcide De Gasperi nel piazzale davanti ai campi sportivi e fanno un baccano della malora.
Sanremo, 21 febbraio 2010
OMOSESSUALITA' E PEDOFILIA - IL DR. THEILER
Il cardinale Tarcisio
Bertone ha dichiarato che l'omosessualità è collegata con la
pedofilia e subito vari ambienti paraomosessuali si sono scagliati
contro di lui.
Io vorrei spendere
qualche parola in suo favore, perché il convincimento della perfetta
correlazione omosessualità-pedofilia l'ho maturato da tempo,
raccontando una
vicenda che mi occorse verso la fine degli anni '50 inizio anni '60.
Un giovedì d'estate (ero in vacanza) mentre facevo il mercato a Bordighera con i miei genitori, mi tolsi la maglietta restando a torso nudo ma con il grembiule che mi copriva parzialmente il petto. Ero già abbronzato. Notavo gli sguardi interessati delle clienti, ma non ci badavo tanto. Ad un certo punto un uomo anziano tutto effervescente si presentò al banco e disse che voleva essere servito da me. Poi aggiunse che voleva conoscermi. Nei giovedì successivi parlò con i miei genitori e concordarono un incontro nella sua casa di Arziglia (frazione di Bordighera). Mio padre mi disse che il signore si chiamava Theiler e che era un chirurgo svizzero in pensione. Era molto ricco e la cosa interessante è che voleva adottarmi (!) perché era senza scapolo senza figli e quindi mi avrebbe lasciato tutto il suo patrimonio in eredità. Quando andammo a trovarlo nel suo appartamento al primo piano di un palazzetto vicino al mare, l'ottantenne ci disse che, oltre all'abitazione di Arziglia, aveva una casa in Isvizzera, una a Malaga ed una in Canada e che aveva un valore pari a 600 milioni di lire in azioni della Nestlè. Si mise a suonare un violino che disse essere uno Stradivari. Se accettavo di essere adottato potevo stare con lui: mi fece vedere una camera abbastanza spoglia - con un antico letto di ferro - dove potevo studiare. Quell'uomo spelacchiato mi faceva schifo, sentivo che c'era qualcosa che non andava (veramente lo avevo capito anche prima). Perché voleva adottare un bambino che nemmeno conosceva, perché mi guardava con bramosia ? Mia madre non si fidava di lui e quindi non se ne fece nulla. Non vedemmo il dottor Theiler per qualche mese e quando si ripresentò assieme ad un giovanotto aveva delle escoriazioni in testa: era stato picchiato in Ispagna o in Canada. Capimmo che doveva aver molestato qualcuno …Dopo alcuni mesi, forse a causa delle botte prese, morì. Il suo appartamento restò chiuso qualche anno (passando da via Arziglia sull'Aurelia si vedevano le tapparelle perennemente abbassate) e poi sparì il suo nome dalla targhetta del campanello. Chissà chi avrà ereditato. Comunque, un pedofilo di meno.
N. B. Questa vicenda è
la meno scabrosa fra quelle che potrei narrare. Le due più famose si
sono svolte a Ventimiglia e a Roma (lo scrivo per promemoria).
Ma
perchè una sauna
deve
essere aperta fino alle due di notte ? e cosa fanno i frocioni
in quella sauna ?
Più che una sauna è un
bordello e
l'Arci ne dà
“copertura” politico-culturale: bravi
"sinistri" !
Verona, 11 ottobre
2010
LESBISMO ?
Una psicoterapeuta racconta agli amici:
“Ho in cura una paziente coniugata con un'ossessione sessuale sorta perché un giorno nella sua villa in riva al lago ella voleva farsi una doccia ma la stanza era utilizzata dalla sua migliore amica. Allora le comunica che sarebbe andata al piano di sotto a farsi un bagno. L'amica le dice che non era il caso di scomodarsi ma che poteva fare la doccia insieme a lei. Fanno la doccia insieme. Da quel giorno, quando il marito le chiede di fare all'amore, la paziente pretende che ci sia anche la sua amica e che suo marito faccia all'amore con questa. Il marito rifiuta di fare all'amore in tre e, dopo un po' di rifiuti all'amore di gruppo, lascia la moglie. Da notare che la paziente non voleva essere lei ad invitare l'amica fare l'amore insieme ma che fosse il marito. Siccome la paziente è ossessionata dal desiderio di fare all'amore in tre, la psicologa ora vuole terapeuticamente che sia la paziente ad invitare la propria amica a fare all'amore di gruppo.”
Gli amici della psicologa ridendo chiedono se la paziente e la sua amica sono carine.
COMMENTO. Ma la psicologa perché non pensa che la vicenda riferita dalla paziente sia soltanto una fantasia ? e che fare all'amore in tre non sia altro che la manifestazione del desiderio di tornare con il marito anche se attualmente la sta cornificando con la sua migliore amica ? Ella probabilmente si accontenterebbe di stare loro vicina mentre fornicano pur di non sentirsi abbandonata e tradita.
Ma a parte il commento di questa storia specifica, da anni sono preoccupato per le psicologhe che ho conosciuto (cominciando dall'istituto S.), le quali oltre ad essere indiscrete e professionalmente ottusette, credo siano loro stesse che abbisognino di interventi psicologici (è per questo motivo che si sono iscritte alla facoltà di psicologia...). Comunque sono simpatiche.
Verona, 27 aprile 2011